domenica 16 dicembre 2007

La spiegazione della truffa agli utenti


Il 14/09, immediatamente dopo le "lagnanze" del procuratore Carli, veniva presentato al Nucleo operativo ecologico dei CC. l'esposto visibile a lato, corredato da documentazione fotografica probante.

Occorre ricordare come sia in corso un procedimento giudiziario inutile e fuorviante che riguarda i lavori di modificazione della diga foranea, erroneamente definiti di manutenzione straordinaria.
In tale procedimento si trovano a giudizio i vertici della spa Porto di Lavagna ed una quantità di altri soggetti che avrebbero fornito, dice l'accusa, 1700 tonnellate di rifiuti da disperdere in mare attraverso i lavori della diga. L'esposto qui allegato indica tuttaltra procedura seguita dal committente dei lavori che, avvalendosi di personale alle sue dipendenze, in veste di controllore unico, si è permesso di realizzare il più grande atto di inquinamento marino che si possa immaginare a ragione dei 450.000 metri cubi di materiale lapideo immesso in acque marine.
Gli utenti hanno quindi pagato un'opera costata miliardi che oltre non realizzare lo scopo previsto, ha creato un danno ambientale spropositato. E' necessario leggere con attenzione le modalità di contabilizzazione dei materiali lapidei ricevuti ed utilizzati per comprendere il meccanismo fraudolento.

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