lunedì 31 dicembre 2007

La confusione totale è voluta ? A chi giova ?

La questione del porto è sicuramente ricca di falsità rese da ogni parte.
Il comune di Lavagna si esprime "a più voci"; nessuna di queste, però, armonizza con le altre.

Questo significa che non sanno neppure loro che "pesci prendere" per uscire fuori non troppo malconci dalla vicenda.


Mentono tutti, nessuno escluso, e costringono alla menzogna anche i dipendenti che coinvolgono nella triste vicenda.
Armanino e Caveri non perdono occasione per affermare la loro contrarietà al porto; una contrarietà che nacque prima della costruzione (?) e che permane tuttora forte.
Questo significa che sono inadatti a qualsiasi trattativa che riguardi l'approdo proprio per questa ragione che sottende un'evidente desiderio di "disastro annunciato".
A loro due farebbe ben comodo che tutto andasse alla malora così che possano poi affermare a gran voce :l'avevamo detto !

Inoltre affermano continuamente di "aver trovato" l'attuale gestore extracomunitario e che: debbono rapportarsi con quello che c'è!

Questo è totalmente falso e denota persino una certa stupidità contenuta nell'affermazione.


La falsità consiste nel fatto che l'attuale gestore arriva da una procedura irregolare ed illecita realizzata "a tutela del proprio interesse" dall'ing. Podestà, già dirigente del servizio comunale, valido e fedele collaboratore esterno della giunta Vaccarezza dalla quale riceve incarichi retribuiti e persino l'autorizzazione all'uso degli autoveicoli comunali!

La stupidità deriva dalla "dimenticanza" della posizione di netto contrasto assunta dalla precedente sindaco che produsse documentazione " ampiamente probante" della sua contrarietà alla assegnazione del porto al kossovaro.


Che Armanino, Caveri e soci non ricordino questi fatti e non si siano rilette tutte le carte ha dell'incredibile: perciò è definibile stupida la loro azione.
C'è di piu: quando il comune di Lavagna era sottoposto a pressione a causa della denuncia penale presentata dalla PORTO DI LAVAGNA contro Mondello, Chiappe, Podestà e Galliano per "forzare" la procedura di istruttoria finalizzata all'assegnazione dell'approdo, vennero richieste diverse consulenze legali.
I diversi pareri furono, pur se con qualche sfumatura differente, concordi nel presagire una massa rilevante di contestazione giudiziaria seguita all'eventuale assegnazione alla Porto di Lavagna spa.

L'ing. Podestà, pressato di richieste di chiarimento sui fatti dell'agosto 2003, trovava "molto comodo" dichiarare che tutta la responsabilità dell'accaduto (diceva proprio così) andava addebitata al geom. Galliano, suo sottoposto, incaricato della procedura di istruzione; aggiungeva, con tono assolutorio, che lui : aveva solo firmato le carte!

Il geom. Galliano, sicuramente più credibile e sinceramente coinvolto, affermava di aver avuti molti dubbi ma che, comunque <<ci eravamo cautelati con una consulenza importante!>>, aggiungendo anche<<non siamo mica scemi!>>.

Questo è vero ! Scemi no di certo, anzi persino un po' paraculi !
Ma sbadati sicuramente sì!

Sbadati sì, perchè la consulenza che avete utilizzato per supportare quella scelta illegale, era redatta in copia "modificata" rispetto all'originale del consulente legale del comune di Lavagna.

Quella vera, regolarmente firmata dall'avvocato, l'avete dimenticata tra le carte, non quelle fascicolate, ovvio, sbadati!

Quella "modificata per confortare la scelta illegale" (possiamo dire falsa?)e utile a risolvere il grave problema posto a vostro carico dalla Porto di Lavagna con la querela nei vostri confronti, era regolarmente allegata al fascicolo!

Che cosa sanno Armanino e Caveri di questa storia ??
Se mai lo sapessero che cosa farebbero ?
Darebbero ragione alla Mondello che si era sempre opposta al kossovaro ?
Che problema, vero ?
Qualcuno lo dovrà pure risolvere! (possiamo dire punire ?)

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