giovedì 14 febbraio 2008

Primocanale.it - Porto, Merlo: "Occorre una svolta"

Riprendiamo la pubblicazione dei post dopo una pausa piuttosto lunga dovuta a due ragioni concomitanti e sovrapponibili:
1)La necessità di archiviare cronologicamente la rilevante massa documentale acquisita sulla vicenda oggetto del nostro lavoro: il Porto di Lavagna
2)La necessità di contribuire alla conclusione della vicenda che riguarda il porto di Genova, scaturita, come è ormai noto a tutti, da una apparente "piccola cosa" consistente in una non corretta utilizzazione delle aree demaniali del ponente, oggetto di un'indagine durata due anni e condotta dal p.m. Cotugno, su sollecitazione e indirizzo di un comitato pubblico.
Il neoincaricato presidente dell'autorità portuale di Genova ha rilasciato la sua prima intervista con dichiarazioni certamente "forti" sulle vicende che riguardano il porto di Genova ma che sono completamente compatibili con i fatti di Lavagna.
Anche a Genova si presenta il problema di concessioni che producono grave danno al bene pubblico e creano disagio agli utenti poichè favoriscono esclusivamente il privato concessionario in una visione che Merlo ben conosce e che la Regione Liguria stà acquisendo gradualmente.
Nell'interrogatorio rilasciato dal presidente di regione, Burlando, ai magistrati che stanno indagando sulle procedure illegali che sono state la ragione degli arresti del presidente dell'autorità portuale (il predecessore di Merlo-Giovanni Novi) si evidenzia con chiarezza la superficialità della gestione delle procedure di organizzazione e controllo esercitata dalla giunta regionale presieduta da Biasotti.

Cliccando sull'indirizzo sotto esposto è possibile leggere l'intervista di Merlo, nella quale fissa l'attenzione sull'uso "distorto" dei beni da parte del concessionario che - dice Merlo - non è il proprietario!
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