martedì 5 luglio 2011

Santa, Recco e Lavagna,,,,,,,il problema dei "commercianti" !










Sul SECOLO XIX di oggi compare questo articolo:


Sullo stesso quotidiano compare anche quest'altro:


Il 18 novembre 2010, sulle pagine del SECOLO XIX, compariva quest'articolo:


Che cosa lega i commercianti dei tre comuni, alla luce di quanto sopra ?
La risposta è semplice:   la  - CREDULITA' -

Come definisce il miglior dizionario la parola “credulità”?

...........................L’essere credulo, ingenuo! 

Dunque il commerciante - in questo caso - è un credulone! 
L’ingenuo per eccellenza, colui che “crede con estrema facilità” (stessa definizione che troveremmo in un qualsiasi vocabolario). 
Il mondo ne è pieno, ed offre, gratuitamente, gli argomenti che determinano la credulità stessa: gli oroscopi, le religioni, i vari credi alternativi, le parole dei politici, le promesse d’amore; tutto questo potrebbe - e di fatto è - oggetto di credulità
Sembra essere da sempre il motore dominante dell’esistenza stessa, una linfa vitale attraverso la quale passa il "veleno" che distrugge il ragionamento.

Ciò premesso occorre riprendere la possibilità di ragionare e per farlo occorrono:
a) Informazione
b) Equilibrio e buon senso
c) Capacità di vedere il mondo sotto il profilo "sociale"
d) Uscire dall'interesse privato ed entrare nell'interesse condiviso/pubblico

Analizziamo ora le vicende dei tre comuni con dettagli informativi necessari per "ragionare".
-Si tratta di comuni collocati in aree di forte preminenza turistica conosciuti per essere posti ai "lati" del Monte di Portofino il cui comprensorio è la base dell'attrattività turistica.
-Sono comuni nei quali - per la vocazione turistica - si colloca una determinante economia "del commercio e dell'accoglienza"
-In tutti e tre i comuni le aree libere o liberabili rappresentano una forte attrattiva per i gruppi speculativi (che non hanno mai interesse a distribuire ricchezza sul territorio, ma, semmai, a trasferirla dal territorio verso altri lidi)
-In tutti questi comuni la "componente commercio" esprime una percentuale di votanti assai rilevante ed è quindi oggetto di particolari attenzioni.
-A Santa, Recco e Lavagna, infine, si stanno combattendo dure "guerre" sulla cosiddetta "zona a mare".

Un particolare molto importante che lega poi questi tre comuni, e le loro vicende "calde" , viene rappresentato dalla presenza del medesimo gruppo speculativo: il "noto" gruppo Volpi/Bandera & company...............

Partiamo da Santa dove, come è annunciato nel primo articolo del SECOLO XIX riportato qui sopra, il giorno 13 luglio verrà tenuta una riunione.
In tale contesto Bandera proverà a convincere della bontà del suo progetto i commercianti intervenuti, sfruttando le capacità indubitabili del nuovo "collaboratore" - BARABINO & Partners.
In tale occasione i "creduloni" avranno di che gioire perchè saranno rifocillati di "bufale" in quantità.
Ma i commerciati di Santa non hanno ancora assaggiato il "piatto forte" che invece è stato mal digerito a Recco e persino "vomitato"a Lavagna.
Il "piatto forte", naturalmente nascosto tra le "bufale" dei comunicatori per eccellenza, consiste nell'errore irrimediabile - si veda Lavagna - di concedere per decenni un'intera area strategica ad un MONOPOLISTA !
Per comprendere meglio questa affermazione sul "piatto forte - nascosto" è sufficiente leggere l'articolo su Lavagna in cui il SECOLO XIX titola: NATALE AL BUIO ? IL PORTO DONA 15.000 EURO!
Un comune che potrebbe essere ricchissimo deve ricorrere all'umiliante elemosina di uno speculatore (Mazreku e Bandera rappresentano la medesima "società") perchè non ha in cassa 15.000 euro per le luminarie natalizie.....però:
-Lavagna possiede nei suoi confini comunali il più grande porto del Mediterraneo ! 
ma nonostante questo:
-Lavagna è la città ligure con il più alto indebitamento pro capite !
-Lavagna ha un credito verso Mazreku/Bandera di 270.000 euro  di tassa sui rifiuti !
-Lavagna ha un credito ICI verso Mazreku/Bandera di 3 milioni di euro !!!
quali sono le ragioni di questo:
-Lavagna sconta scelte scellerate di un'amministrazione priva di buon senso.
-Lavagna ha il porto gestito  da un privato/monopolista.

Vediamo ora le vicende del terzo comune composto di "creduloni":
-Recco, nell'articolo del SECOLO XIX (così come già riportato in altri numerosi altri precedenti), si trova in condizioni analoghe a Santa e Lavagna.
-Recco ha scelleratamente concesso tutta la zona a mare ad un MONOPOLISTA (Volpi/Bandera) che ormai da anni sta prendendo per i fondelli l'intera città.
-Recco ha raggiunto in cinque anni il più basso indice abitante/turista dell'intera Liguria, dunque il suo profilo turistico è inesistente.
-Recco, in cambio della promessa mai mantenuta da Bandera di "siste-mare" la zona a mare, gli ha concesso tutto quanto era "inconcedibile" ad altri.
-Recco ha concesso in uso "completamente gratuito" tutto il mare di Recco alla cosca, nella ingenua "attesa" del restyling !!!???.

Ora una "chicca" che riguarda Santa:


Qui il SECOLO XIX mise in evidenza i "modi" da imbonitore di Roberto De Marchi, ancora sindaco di Santa.
A destra compare un commento di Roberto Pettinaroli assai "centrato" che aiuta a smascherare la "vera faccia" di De Marchi.

Una domanda per concludere:
Quando accadrà che Pettinaroli pubblicherà un commento su quanto affiora pericolosamente nei tre comuni ?

Forse è distratto da altro!!