Rischio cemento a Levante
Un intero capitolo, nel cuore del libro, dedicato ai porti di Lavagna e Sestri Levante. Ma non sono casi isolati: le colate di cemento- villette e condomini, box e porticcioli- sono già arrivate o sono lì, minacciose, pronte a riversarsi anche a Recco, a Zoagli, a Santa Margherita, a Portofino. La paura, è una ri-rapallizzazione, termine che più di ogni altro dà l’idea dello scempio, di un luogo sventrato dal cemento dell’uomo e delle operazioni immobiliari. Un termine, ri-rapallizzazione, che appare già nella prefazione-illustre- del noto giornalista Marco Travaglio, come sorta di biglietto da visita, di porta di ingresso nel viaggio in questa Liguria, in questo Levante dilaniato dal cemento. Perché c’è molto Levante, nei tre milioni di metri cubi di nuove costruzioni denunciate nel libro-inchiesta “Il partito del cemento” (edizione Chiarelettere), scritto dall’inviato del Secolo XIX Ferruccio Sansa e dal giornalista della Repubblica Marco Preve.
Partendo dai due casi di Lavagna e Sestri Levante e dei loro porti. <<Il porto di Lavagna è uno dei più grandi porti turistici del Mediterraneo con 1.600 ormeggi, una previsione di ulteriore sviluppo, un giro di affari plurimilionario e una contraddizione da Guinness dei Primati: non è ancora stato collaudato. E chi lo deve collaudare?>>
A FINE ESTATE LA RISPOSTA DEFINITIVA !
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