martedì 18 dicembre 2007

Di truffa in truffa inizia la gestione di Porto di Lavagna spa


Uno dei consulenti tecnici legali della Porto di Lavagna - il ben noto Antonino Bongiorno Gallegra - lamenta con insistenza il tentativo di delegittimazione della sua assistita operato da ORAS.
E' persino riuscito ad indurre in grave errore la corrispondente del SECOLO XIX da Lavagna, sig.na Debora Badinelli, che incautamente (?) ha informato i cittadini/lettori di due querele per diffamazione presentate da Porto di Lavagna spa contro il coordinatore dell'Osservatorio.
La tesi che il consulente tecnico legale, ben noto nel tigullio, tenta di diffondere come veritiera, viene supportata da una attività di "disinformazione" consistente, in primo luogo, nell asserita dipendenza o collaborazione dell'Osservatorio con la precedente gestione del porto: quella esercitata dalla Cala dei Genovesi spa.
Le chiacchiere, perchè solo così possono amabilmente definirsi le esternazioni del soggetto, vanno rigettate con lo strumento che l'Osservatorio ha sempre definito essere il suo preciso e determinato obiettivo: i riscontri documentali.
A questo proposito, proprio per allontanare qualsiasi dubbio, daremo corso alla pubblicazione di "quelle carte" originali, pubblicabili e rigorosamente probanti delle asserzioni di ORAS.
Sceglieremo fatti importanti sui quali inserire un ragionamento chiarificatore senza necessariamente seguire la via cronologica.
Questa, la sequenzialità storica degli eventi, avrà sfogo nella pubblicazione di un testo cartaceo, in via di ultimazione all'interno di un percorso di studio, che vede autori tre giovani studenti di scienze sociali.
L'inizio del chiarimento può essere dato dal primo dei documenti necessari a comprendere:
Possiamo leggere qui sopra, all'inizio del postato, il testo completo di una lettera che gli utenti del porto hanno ricevuto nell'anno 2003 qualche mese dopo la "nefandezza Podestà" (l'atto, definito di subentro, con il quale l'ing. Podestà "accondiscendeva" alle pressanti ed insistenti richieste della Porto di Lavagna spa. Atto contestato dalla giunta comunale, che ritorna oggi di grande attualità; fatto dovuto, in particolare, alla avocazione da parte della procura generale di Genova di un procedimento riguardante l'ex sindaco di Lavagna e la società Porto di Lavagna spa. (oggetto di un altro post, successivo a questo).
La firma della lettera agli utenti è quella del presidente della società Porto di Lavagna e, conseguentemente, impegna direttamente la società medesima a quanto scritto.
Non è possibile commentare nulla; i fatti successivi, noti a tutti, sono li a dimostrare la falsità del testo e l'inosservanza della pattuizione proposta agli utenti.

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